I tappeti antichi sono un cosiddetto bene finito, ne rimangono ormai solo pochi esemplari ed il numero è destinato a diminuire. Per questo motivo si tratta di manufatti estremamente preziosi e ricercati dai collezionisti di tutto il mondo.
Per comprendere quindi com’erano una volta i tappeti, ci viene in aiuto l’arte. Ed in particolare, ci riferiamo al periodo del Rinascimento europeo. Durante il Rinascimento europeo infatti, vengono rappresentati i primi tappeti anatolici come elementi decorativi dello sfondo. Lotto e Vermeer sono tra quelli che li utilizzavano maggiormente e rimangono tra gli artisti più conosciuti ancora oggi .
Il tappeto compare sia nell’arte sacra, sia in contesti civili. In entrambi i casi, aveva il ruolo di impreziosire il contesto.
Tra i tappeti più raffigurati, si trovano i Kilim.
Presso la National Gallery di Londra per esempio è possibile ammirare “La Vergine col Bambino in trono” di Gentile Bellini del 1475-1485 con un esemplare di tappeto da preghiera islamica “Bellini” ai piedi della Madonna.
Questo articolo vuole aprire le danze ad una nuova rubrica settimanale, in cui vi mostreremo attraverso i nostri canali social alcune opere d’arte che raffigurano tappeti orientali.
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